
Un 50enne di Gaeta, una 50enne di Formia e una 70enne di Roma sono le persone arrestate nell’ambito dell’operazione contro la prostituzione minorile portata a compimento dai Carabinieri di Mondragone. Stando alle indagini, le vittime sarebbero bambini stranieri costretti a prostituirsi, oltre che per pochi euro, anche solo per una birra o una sigaretta. Questi sono figli di migranti, maggiormente cittadini bulgari o nordafricani, che si prostituivano sul lungomare di Mondragone, ma che prima venivano sfruttati anche nei campi. I bambini nordafricani pare che fossero ospiti di centri di accoglienza per minori non accompagnati, siti sia a Mondragone che in provincia di Latina.
L’indagine è partita grazie ad un’inchiesta pubblicata dal quotidiano “Avvenire”, nel 2018. Al momento vige ancora il massimo riserbo intorno alla vicenda e non ci è dato sapere quale fosse il ruolo delle tre persone arrestate. Si sa però che il sistema era ben organizzato, venivano infatti anche affittate delle camere nelle immediate vicinanze dove avvenivano gli incontri a pagamento. I militari che hanno indagato hanno individuato probabilmente soltanto alcuni dei responsabili, accusati di abusi sessuali con minori, ma non è escluso che possano essere coinvolti altri soggetti.