Roccasecca, nuova discarica: il Comune avvia due procedure di esproprio
Il Comune di Roccasecca ha redatto un documento relativo a due procedure di esproprio per impedire i lavori nell’area sulla quale potrebbe essere realizzata la nuova discarica di Roccasecca. Il documento è stato inviato alla Regione Lazio, al Ministero per i Beni Culturali e all’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino Meridionale, così come al Quirinale, a Palazzo Chigi e al prefetto di Frosinone Ignazio Portelli.
L’annuncio dell’iter di esproprio c’è stato questa mattina a Roma durante la Conferenza dei Servizi, che si è conclusa dopo le ore 13. Uno dei due espropri è dovuto al fatto che su una porzione di quell’area c’è una frana, e tal proposito si è espresso proprio il sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco: “La frana è stata certificata dall’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione dell’Ambiente e la Ricerca Ambientale e minaccia una strada pubblica che verrebbe addirittura investita dal quinto bacino. Noi abbiamo la necessità di svolgere i lavori sulla strada, dunque precauzionalmente l’abbiamo chiusa ed abbiamo avviato l’iter per l’esproprio e l’occupazione d’urgenza. Questo non basta, infatti un’altra porzione dell’area servirà per realizzare un’isola ecologica. Poiché ci è necessaria per pubblica utilità, la espropriamo“.
Secondo il progetto l’eventuale nuova discarica, il cosiddetto V invaso, sarà così grande da servire la città di Roma per diversi anni, mentre l’impianto sito a Colleferro si è quasi esaurito e l’amministrazione comunale ha già iniziato i lavori post-chiusura. Di seguito la foto della frana.